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1、ANNE RICE INTERVISTA COL VAMPIRO (Interview With The Vampire, 1976) A Stan Rice, Carole Malkin e Alice OBrien Borchardt PARTE PRIMA Capisco. disse pensieroso il vampiro, poi attravers lentamente la stanza fino alla finestra. Qui rest a lungo, in piedi, contro la luce fioca di Divisadero Street e i b
2、agliori intermittenti del traffico. Adesso il ragazzo riusciva a distinguere pi chiaramente larredamento della stanza, il tavolo rotondo di quercia, le sedie. E su una parete, un lavandino e uno specchio. Pos la cartella sul tavolo e aspett. Quanto nastro hai con te? chiese il vampiro voltandosi, co
3、s che il ragazzo ora ne poteva scorgere il profilo. Ce n abbastanza per la storia di una vita? Certo, se una bella vita. A volte, quando mi va bene, intervisto anche tre o quattro persone in una notte. Ma devessere una bella storia. Mi pare corretto, no? Molto rispose il vampiro. Quand cos, desidero
4、 raccontarti la storia della mia vita. Lo desidero veramente. Perfetto disse il ragazzo. Estrasse rapidamente il piccolo registratore dalla cartella e controll cassetta e batterie. Sono proprio impaziente di sentire che cosa glielo fa credere, perch lei. No interruppe il vampiro. Non possiamo cominc
5、iare cos. Sei pronto col tuo apparecchio? S. Allora siediti. Io accendo la lampada lass. Pensavo che i vampiri non amassero la luce intervenne il ragazzo. Non crede che il buio aumenti latmosfera. Poi si ferm. Il vampiro, con le spalle alla finestra, lo osservava. Il ragazzo non riusciva a decifrare
6、 lespressione del suo viso: cera qualcosa che lo inquietava in quella figura immobile. Di nuovo prov a dire qualcosa e rinunci. Tir un sospiro di sollievo quando il vampiro si diresse verso il tavolo e afferr il cordone della lampada. Di colpo la stanza fu inondata da una cruda luce gialla. Il ragaz
7、zo, levando gli occhi sul vampiro, non riusc a trattenere un moto di stupore. Le sue dita arretrarono danzando sul tavolo fino ad artigliare il bordo. Santo Cielo! mormor, poi riprese a fissarlo ammutolito. Il vampiro era perfettamente candido e levigato, come scolpito nellavorio, e il suo viso appa
8、riva esanime come una statua, a eccezione di quegli occhi verdi, ardenti come fiamme in un teschio, che scrutavano intensamente il ragazzo. Ma poi il vampiro sorrise con un velo di malinconia e la liscia massa bianca del suo volto si mosse ridisegnandosi con i tratti infinitamente flessibili ed esse
9、nziali di un cartone animato. Vedi? chiese dolcemente. Il ragazzo rabbrivid, alzando la mano come per ripararsi da una luce violenta. Il suo sguardo scorse lentamente sulla giacca nera e impeccabile appena intravista nel bar, sulle lunghe pieghe del mantello, sulla cravatta di seta nera annodata all
10、a gola e sul luccichio del colletto, bianco come la carne del vampiro. Sincant a osservare la folta capigliatura corvina, le onde pettinate allindietro sulle orecchie e i riccioli che sfioravano appena lorlo del colletto. Allora, la vuoi ancora lintervista? domand il vampiro. Il ragazzo apr la bocca
11、 prima di riuscire a emettere un suono. Annu. S rispose infine. Il vampiro si sedette lentamente di fronte a lui e sporgendosi in avanti gli disse in tono gentile, confidenziale: Non aver paura. Fai partire il nastro. Allung un braccio verso il ragazzo. Questo fece un balzo allindietro, mentre due r
12、ivoli di sudore gli scorrevano ai lati del viso. Il vampiro gli strinse vigorosamente una spalla. Credimi, non ti far del male lo rassicur. Ci tengo davvero a questa occasione. molto pi importante per me di quanto tu possa credere. Voglio cominciare. Ritir la mano e rimase immobile in attesa. Il rag
13、azzo si asciug fronte e labbra col fazzoletto, balbett che il microfono era inserito, schiacci il tasto e annunci che lapparecchio era acceso. Lei non stato sempre un vampiro, vero? attacc. No rispose laltro. Avevo venticinque anni quando lo divenni; era il 1791. Il ragazzo fu colpito dalla precisio
14、ne della data, che ripet prima di chiedere: Come avvenne? Ci sarebbe una risposta molto semplice. Ma non credo di aver voglia di dare risposte semplici disse il vampiro. Credo di voler raccontare la storia vera. S comment precipitosamente il ragazzo, che continuava a spiegare e ripiegare il fazzolet
15、to e aveva ricominciato ad asciugarsi le labbra. Ci fu una tragedia. cominci il vampiro. Il mio fratello minore. mor. Poi si ferm, dando modo al ragazzo di schiarirsi la voce e di asciugarsi ancora il viso col fazzoletto prima di cacciarselo in tasca quasi con impazienza. Non le fa male, vero? chiese timidamente. Do questimpressione? ribatt il vampiro. No. Scosse la testa. Ma una storia che ho raccontato solo a unaltra persona. e tanto tempo fa. No, non mi fa male. A quel tempo vivevamo in Louisiana. Ci avevano assegnato della terra e noi ci tenevamo due pian
